di Michele Ciraci


Nello scenario di guerra sul suolo ucraino siamo stati in grado (e lo siamo ancora) di vedere in opera l’esercito russo, considerato da molti quale il più solido ed equipaggiato dopo quello americano. Tuttavia, almeno per ora, l’armata rossa pare aver deluso le aspettative sul suo conto: la prospettiva di una ‘guerra lampo’ auspicata da Putin non si è verificata non solo per l’eroica resistenza ucraina, ma anche per l’inaspettata inefficienza e disorganizzazione manifestata dai soldati russi. 



Se uno Stato che ha il compito di garantire la sicurezza dei suoi cittadini diviene un gigantesco campo di battaglia che causa centinaia di morti civili, in cui lo scontro e l’opposizione regnano in sanguinari massacri, ove la pace viene oppressa per definizione dalla guerra d’invasione, come potrà mai reagire il popolo? 



di Stefano Vernamonti


Produrre arte non è mai un’attività neutrale. La letteratura non fa eccezione, tanto meno quando è di guerra che si scrive. Quali sono gli scopi, le intenzioni che vi sottendono?



Per aspirare ad un sapere il meno astratto possibile, è di fondamentale importanza mettere in rapporto il modo in cui la ragione opera e il materiale che le perviene come contenuto. Per indagare il significato ultimo del reale, non è possibile separare logica ed epistemologia, in quanto non è possibile fare a meno della validità dei ragionamenti e del rapporto tra essi e il reale. 



di Arianna Vicario


L’analisi dell’ultimo film firmato da Adam McKay può aiutarci ad aprire gli occhi sull'incombente questione climatica. 



di Emma Pivato

«La prima condizione perché il dialogo sia possibile è il rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l’altro dice». Questa affermazione di Norberto Bobbio ci porta a riflettere sullo stato attuale dei dibattiti ai quali assistiamo e ci costringe ad ammettere il misero stato in cui versano. Chiediamoci allora come ognuno di noi possa esercitare in modo responsabile il proprio diritto alla libertà di manifestazione del pensiero: solo così contribuiremo ad innalzare il livello del confronto e ad ampliare i margini del diritto ad esprimersi.



di Marta Pistorello

Come mai anche quando stiamo male tendiamo a rassicurare il nostro interlocutore negando la realtà?




«La domanda sul senso della vita è sbagliata e dovremmo rinunciarvi. La grande rivelazione non avverrà mai», scrive provocatoriamente Simon Critchley a conclusione della sua opera Note sul suicidio. Eppure, forse, dopo secoli di interrogativi sembra essere ancora l’unica domanda fondamentale. Il significativo o il non-significato dell’esistenza potrebbe farci reinterpretare alcuni dei nostri comportamenti più radicali. 



di Federico Ragazzi


La guerra in Spagna può essere considerata come uno spartiacque nel dinamico pensiero di Simone Weil. Le riflessioni della filosofa possono essere utili, oggi più che mai, per la comprensione di un fenomeno purtroppo sempre attuale. 




Un invito a non rassegnarsi. Battere le disuguaglianze e realizzare giustizia sociale è possibile. Fabrizio Barca e Patrizia Luongo ne indicano la strada: realizzare le “15 proposte per la giustizia sociale” elaborate dal Forum Disuguaglianza e Diversità, originale alleanza di ricerca e cittadinanza attiva.



di Valeria Tusa


La salute è la chiave per il benessere fisico, mentale e sociale; ed è un diritto universale di ogni individuo. Tuttavia, nel mondo sono presenti moltissime disuguaglianze tali da rendere gran parte della popolazione mondiale costretta a una situazione sanitaria carente e compromessa; sono in aumento le persone che devono affrontare maggiori difficoltà finanziarie per poter pagare i servizi sanitari essenziali. Il fatto più tragico è che ad essere lasciate indietro sono proprio le persone più vulnerabili, povere ed emarginate. Ma, se la salute è un diritto fondamentale, le cure devono essere accessibili e fornite equamente a tutti i pazienti, senza discriminazioni. È indispensabile, dunque, impegnarsi affinché tutti possano godere dell’accesso alle cure e nessuno sia lasciato indietro. Solo in questo modo potremo dire di avere a cuore la vita delle persone; perché, se la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto universale è un dovere.



di Riccardo Nalesso


La disoccupazione giovanile è un problema serio, che forse oggi è passato in secondo piano a causa della pandemia e del conflitto rosso-ucraino che ci hanno colpito. In particolare, proprio il nostro Belpaese sembra quasi essersi dimenticato di tutti quei giovani adulti in cerca di occupazione.





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