LA SOCIETÀ COME GROSSO ANIMALE, DA PLATONE A SIMONE WEIL

di Federico Ragazzi


All’interno di una società è osservabile un “sentimento sociale” che pervade ogni membro della comunità. Esso si identifica come quella tendenza umana che spinge l’individuo a fare di sé parte integrante di una comunità collettiva. Tale processo è essenzialmente oppressivo, in quanto porta il singolo a sacrificare i suoi pensieri particolari in favore della volontà dell’intera società.




Non sempre ciò che è scritto nelle leggi corrisponde a ciò che si ritene giusto compiere. Quando ciò accade, il dilemma fra perseguire la legalità o infrangere la legge in nome delle proprie credenze può farsi particolarmente drammatico. Ne sono un esempio i salvataggi di migranti nel mar Mediterraneo.




Gli eventi degli ultimi anni in Cina hanno scosso il mondo, ma questi avvenimenti fungono solo da detonatore e le conseguenze potrebbero svolgersi su scala globale: in quale destino incorrerà la legge?



di Davide Zambon


Nei periodi di crisi e difficoltà si creano sentimenti di malessere, frustrazione, paura e odio che l’uomo cerca di espiare attribuendo le proprie responsabilità e le colpe della società in direzione di una vittima, un capro espiatorio.



di Roberto Simioni


In un clima già surreale per l’epidemia di Covid-19 che ha colpito il mondo intero, le proteste scoppiate in America per l’ennesimo caso di abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, terminato in tragedia, hanno trasmesso una forte critica al razzismo e alle discriminazioni che da secoli interessano il Paese ma, allo stesso tempo, hanno rivelato la fragilità e le contraddizioni negli ideali di molti manifestanti.




Un'intervista al Professor Alberto Carraro, per pensare la scuola del futuro, ossia per promuovere il pensare attivo, critico, partecipativo, condizione imprescindibile perché la scuola abbia nel futuro il ruolo centrale che le spetta.



di Giacomo Lovison


L’etica di Mill si basa sulla distinzione tra essere e dover essere. Di conseguenza la prova non vuole essere una dimostrazione scientifica. Come afferma Mill lo scopo della prova è un altro: «avanzare delle considerazioni capaci di far decidere l’intelletto in un modo o nell’altro, e cioè dare o rifiutare il suo assenso alla nostra dottrina».



di Diletta Mantovan


Tutti conoscono l’Olocausto e le terribili malvagità a cui furono sottoposti i membri della comunità ebraica a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Pochi invece sanno che esso fu solo la punta di un iceberg.




La morte di Dio spegne le tensioni tra Eterno e tempo. Ed è la morte dell’imprevedibile, la morte dell’impossibile, la morte del nuovo senso, la morte del mio nuovissimo oggi, la morte del secondo pronome, la morte del vento.




Piccola introduzione a una diversa prospettiva leopardiana.




Il rapporto fra la verità e la violenza è una questione dibattuta da secoli, i cui ultimi sviluppi postmoderni sembrano evidenziare la necessità di abbandonare la presunzione di esser nel vero per raggiungere una società pacifica e libera da prevaricazioni. Tale posizione non è scevra da contraddizioni e da ricadute sull'etica individualista che affligge la nostra società.




« Il mondo va romanticizzato – scrisse Novalis – Se ne ritrova così il senso originario. Romanticizzare non è altro che un potenziamento qualitativo. […] Quando io conferisco al comune un senso più elevato, all’ordinario un aspetto misterioso, al noto la dignità dell’ignoto, al finito un’apparenza infinita, allora io lo romanticizzo ». 




Il razzismo assume un’ampiezza globale in quanto strumento di oppressione e sfruttamento, strumento di ingiusta disuguaglianza che va oltre i confini e le discriminazioni interne alle varie nazioni, ma di cui le nazioni si servono per i propri interessi.



RELIGIOSO E FILOSOFICO


Le fondamenta della condizione umana trovano espressione in due “atteggiamenti” dello spirito: quello filosofico e quello religioso. A partire da essi si nutre il dubbio e si fortifica la fede.





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