Sul vero scopo dell'educazione universitaria, oggi tradito

 

Educate voi stessi. Imparate ad esprimervi: diventate capaci di pensare, articolare argomentazioni, agire e condurre. Trascendete la vostra ignoranza e il vostro vittimismo. Riducete la sofferenza nel mondo. Conducete una vita eroica.

 

“The Spirit of Plato”, British Museum
“The Spirit of Plato”, British Museum

 

INTERVISTATORE. Dr. Peterson, ha menzionato queste idee di responsabilità, di virtù, di rispetto. Che avviso avrebbe per gli studenti? Ha, credo, espresso nel dettaglio quello che crede gli studenti dovrebbero evitare di fare in questi casi di proteste e in questi casi di un certo tipo di tattiche di attivismo. Che avviso avrebbe per gli studenti? Come possono compiere i cambiamenti che vorrebbero compiere? In particolare, ha qualche consiglio per quelli di qui?

 

PETERSON. Certo: leggete grandi libri. Seriamente. Avete questi quattro anni di tempo che sono stati ritagliati nelle vostre vite dalla società. Vi è data un'identità, un'identità di alta qualità. E insieme libertàuna cosa che non riceverete di nuovo nella vostra vita. Avete un'identità rispettabile: studenti universitari. E la completa libertà che è a ciò associata, o per lo meno ciò che di più simile ad essa avrete mai. E avete queste biblioteche incredibili che sono piene degli scritti di persone che sono intelligenti e articolate oltre ogni comprensione. E potete andare lì e imparare tutto questo... però potreste pensare: «beh, perché dovrei impararlo?» «Beh, l'impari per trovare lavoro, o per prendere bei voti, o l'impari per ottenere una laurea...» Sono risposte insensate. Insensate.

 

La ragione per cui siete venuti all'Università per venire educati è che non c'è niente di più potente di qualcuno che sa esprimersi e che sa pensare e parlare. È potere, e intendo potere del miglior genere. È autorità e influenza e rispettabilità e competenza. Quindi venite all'Università per sviluppare la vostra competenza più importante. E la vostra competenza più importante è la capacità di esprimervi (articulated speech). E se siete maestri nel formulare argomentazioni, vincerete qualsiasi cosa. E ancora meglio di questo, quando vincerete tutto, ciascuno attorno a voi vincerà allo stesso modo. Perché trasformare se stessi – consideriamo la vostra trasformazione in qualcosa come l'approssimarsi al Logos – significa illuminare il mondo intero. E non c'è niente di più esaltante che fare questo, non c'è niente di meglio che voi possiate fare.

 

Jan Davidsz. de Heem, “Still-Life of Books”
Jan Davidsz. de Heem, “Still-Life of Books”

 

E pensare che si venga all'Università perché venga insegnato un mestiere, è come... – beh, sicuro, è di gran lunga meglio che essere disoccupati e coperti di briciole di patatine mentre vi strafogate di fronte ai videogiochi nella vostra cameretta, ma... non ho niente contro i videogiochi, eh... – ecco, non è una trionfante chiamata a partecipare al mondo, mentre è proprio questo che le Università dovrebbero fare. È come, Dio, voi gente, voi... Li conosco gli studenti di Harvard – ho insegnato qui per 5 anni. Voi gente siete spettacolare, spettacolare. Siete tutti capaci di essere protagonisti nel mondo. Se trasformate voi stessi in qualcosa di articolato, e sensibile, e radicato nella storia, e dotto e saggio, potete fare tutto quello che volete; speriamo tutto ciò che di buono volete. Perché se avete buonsenso, tutto ciò che volete fare è per il bene, perché non c'è niente di più irresistibile, o significativo, o utile nel combattere la tragedia della vita che combattere con tutta la vostra anima in nome del bene! E le Università l'hanno dimenticato. È per questo che tutti se ne stanno andando dalle umanistiche. E fanno bene: le umanistiche sono corrotte. E sono corrotte perché non dicono agli studenti tutto questo, che invece è ovvio. Voglio dire: imparate a pensare, imparate a parlare, imparate a leggere. Vi renderà individui dotati di superpoteri. Non capisco perché tutto questo non è detto agli studenti. Non è difficile da comprendere, e tutti vogliono sentirselo dire; voglio dire «Davvero? Posso fare questo? Posso fare questo?» Sì, davvero, lo puoi fare. E l'intera società che hai attorno ha sudato per migliaia di anni per fornire ognuno di voi di questa spettacolare opportunità che avete mentre siete studenti e dottorandi qua. Stanno tutti pregando che voi veniate qua e manifestiate tutto ciò che potete manifestare! E questo è ciò che dovreste fare, invece di agitare cartelli e lamentarvi di quanto siete oppressi. Per l'amor di Dio! E vedi studenti di Yale lamentarsi della propria oppressione. È qualcosa che mi lascia sbalordito. «Siamo contro la classe dominante». No, no, no – siete i piccoli membri della classe dominante. Siete giovani... L'unico motivo per cui non siete ricchi  è che siete giovani. Sapete qual è la migliore... Veramente, perfino se guardate all'1%, il famigerato 1%, sapete, molta di quella gente è vecchia. Perché? Beh, quando avanzi nella vita, se sei ragionevolmente di successo, scambi la tua promettente giovinezza per una vecchiaia benestante. Ma sei pur sempre vecchio. Fareste lo scambio? Dareste la vostra giovinezza per quello? Se togli l'età dal calcolo economico, le cose hanno un altro aspetto. Certo che le persone anziane sono più ricche; Se hanno un po' di buonsenso l'hanno risparmiato per tutta la vita, è per caso sbagliato? Non lo è, a meno che tu non voglia cadere in povertà a 70 anni. E non lo vuoi. Per cui, proprio non capisco cos'è successo alle Università. Non ci posso credere che non vi dicano, appena arrivati, al primo giorno: «Senti, amico, tu sei qua in una missione eroica. Porterai la tua capacità di espressione a livelli che non si sognano neppure. Uscirai di qui inarrestabile. Potrai fare tutto ciò che vuoi. È per questo che siete qui». Invece, vi è detto: «Beh, sai, il mondo è un posto parecchio oppressivo e tu sei probabilmente in fondo alla pila delle vittime, e non c'è praticamente niente che tu possa fare a parte “decostruire il patriarcato”». È così debole e così patetico che le Università dovrebbero essere imbarazzate di stare propinando questo agli studenti. Io ne sono imbarazzato. Sapete, ho pubblicamente detto ad alcuni genitori: «mandate i vostri ragazzi alla scuole professionali perché almeno impareranno qualcosa di utile». E questa è una cosa terribile da dire per uno come me, perché io credo che sapere esprimersi ed essere educati nella migliore delle maniere... ecco, non c'è niente di meglio per voi e per la società. Perché le Università lo hanno dimenticato?! Beh, eccovi il neomarxismo postmoderno. La filosofia del risentimento, dell'oppressione e dell'identità di gruppo... Dio, è proprio... patetico.

 

12 agosto 2018 

 

 

IL VIDEO




  • Canale Telegram: t.me/gazzettafilosofica