Qualche anno prima del Mulino di Amleto, Giorgio de Santillana aveva già riscritto i paradigmi della storia della scienza e della filosofia occidentale con Alle origini del pensiero scientifico, pionieristico saggio adesso ripubblicato dall’Adelphi.




Oppenheimer è un film capace di far rivivere il dilemma della bomba atomica, a quasi ottant’anni dalla sua invenzione: quali sono stati i suoi effetti sulla società umana? È stata un’invenzione necessaria per scongiurare il procedere di conflitti globali o un punto di non ritorno verso la catastrofe?



di Mirko Nistoro


Cosa c’è e cosa c’è stato oltre l’umano? L’umano. L’eterno ritorno di Dio, inteso come insieme di valori, di cultura, di un bene e di un male. L’eterno ritorno dell’uomo, in sostanza.



di Tobia Nereo Torelli


"Sono un insegnante, sono un operaio, sono un medico, sono un avvocato. Io sono, a mia insaputa, l’etichetta dell’apparato. Vivo, respiro, ogni giorno ciò che mi viene imposto, senza saperlo. Un senso di angoscia mi pervade dal didentro, mi mangia, logora, quale ne sia l’origine rimane per me un’incognita, eppure il mio vivere questo offre. Allora cerco di muovermi, perché solo agendo, abbracciando il frenetico, abdico al pensare. Se dovessi concedere spazio alla riflessione cadrei in un oblio, dal quale temo sia impossibile intraveder via d’ uscita"           




Qualsiasi sviluppo civile è un tentativo di superamento dell’uomo naturale, un tendere infinito al superamento di quest’ultimo tipo di uomo, ma è proprio quest'ultimo tipo di uomo ciò a cui Nietzsche ambisce e a cui dedica ogni sua pagina.




Il problema dell’associazione ha assunto un rilievo particolare nella tradizione filosofica nel contesto della filosofia empirista e, in modo specifico, a partire da  David Hume, in cui si profila l’idea dei nessi associativi come principi fondamentali della vita psichica e, correlativamente, della costruzione soggettiva della realtà fenomenica stessa. Secondo il filosofo scozzese, infatti, l'intelletto umano è animato da una naturale tendenza ad istituire specifiche relazioni associative tra i suoi contenuti, le “idee”, derivanti direttamente dall’esperienza sensibile.



di Stefano Protano


Sin dai tempi di Marco Polo l'Oriente ha esercitato un fascino particolare nella mente e nel cuore del cittadino occidentale. L'imitazione della "orientalità" ha però portato, pian piano, l'Occidente a fraintendere e svuotare di significato tutti i tesori spirituali che furono trasmessi dall'Est all'Ovest del mondo, incapace com'era di comprendere il senso profondo di ciò che aveva veduto e appreso. È possibile, oggi, riscoprire una tale diversità di visione, oppure siamo per sempre destinati a conoscere senza però mai "sapere"?  




Due fattori accompagnano l’umanità da sempre: i media, come intermediari della percezione verso il mondo circostante, e l’arte, come espressione di una realtà in cui l’uomo si riflette. Nel momento in cui i primi operano, anche l’arte subisce modifiche. Ciò è possibile osservarlo nella società contemporanea dove, a fronte di nuovi media, il mondo dell’arte ne viene attraversato, offrendo nuove strade al suo interno e anche reinterpretazioni di quelle già in auge.




La filosofia, in tempi recenti, sembra aver abbandonato la ricerca della verità. Ciò è accaduto perché non pochi filosofi hanno incominciato a pensare che la verità non esista e, se anche volessimo ammetterne l’esistenza, non sarebbe accessibile all’essere umano. La corrente filosofica oggi di maggior successo è il postmodernismo, ossia, l’idea introdotta da filosofi come il francese Lyotard, secondo cui non vi sono verità, ma solo una vastità d’interpretazioni che vanno a costituire delle grandi metanarrazioni. Nonostante questa posizione filosofica, viene da domandarsi se l’interpretazione non sia proprio lo strumento con cui l’essere umano può accedere alla verità. Nel seguente articolo cercheremo di approfondire il rapporto tra la verità e l’interpretazione.




Cos'è, per Nietzsche, una società composta da superuomini, persone capaci di uscire dalla mediocrità di chi nega la vera natura umana? Si tratta di un'ideale collettivo o puramente individualistico, caratterizzato da una guerra di tutti contro tutti per affermare i propri desideri, le proprie pulsioni?





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