« Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare. »

A. Gramsci, Quaderni del carcere




« La filosofia non è un'arte che cerca il favore popolare e non è fatta per essere ostentata; non consiste nelle parole, ma nei fatti. Di essa non ci si vale per far trascorrere piacevolmente le giornate, per eliminare il disgusto che viene dall'ozio: educa e forma l'animo, regola la vita, governa le azioni, mostra ciò che si deve o non si deve fare, siede al timone e dirige la rotta attraverso i pericoli di un mare agitato. Senza di lei nessuno può vivere tranquillo e sicuro; in ogni momento si presentano innumerevoli circostanze che esigono una direttiva, e questa bisogna cercarla nella filosofia. » Seneca, Lettere a Lucilio




« La filosofia è discorso edificante, ma non per questo puramente conviviale ed intrattenitivo. Edificante va intenso tanto nel senso banale della parola – come "ti esorto a" – quanto nel senso dell'edificare come costruire. Ho già suggerito che il costruire come edificare ha anche un valore cumulativo: significa apportare qualcosa di nuovo a ciò che altri hanno già costruito, e su cui altri potranno costruire, ma servendosene non come di basi immutabili. È la famosa differenza che Heidegger stabilisce tra Tradition e Überlieferung, tra Vergangen e Gewesen, tra passato come passato e passato come già stato: la filosofia si rapporta al suo passato non come a una base definitivamente accertata ma come a un insieme di possibilità che si offrono sempre di nuovo a una interpretazione. » G. Vattimo, Vocazione e responsabilità del filosofo




« Oggi i giovanissimi sono più soli e più depressi, più rabbiosi e ribelli, più nervosi e impulsivi, più aggressivi e impreparati alla vita, perché privi di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, l’empatia, senza i quali saranno capaci di parlare, ma non di ascoltare, di risolvere i conflitti, di cooperare. » U. Galimberti, Gli analfabeti delle emozioni




« Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non vaga la pena di essere vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia. Il resto – se il mondo abbia tre dimensioni o se lo spirito abbia nove o dodici categorie – viene dopo. Questi sono giouchi: prima bisogna rispondere. » A. Camus, Il mito di Sisifo




« Ma qui in questo momento, ci piaccia o non ci piaccia, l'umanità siamo noi. Approfittiamone prima che sia troppo tardi. Rappresentiamo degnamente, una volta ogni tanto, quella sporca razza, in cui ci ha cacciati la sfortuna. Ma non è questo il punto... Che stiamo a fare qui? Ecco quello che dobbiamo chiederci. Abbiamo la fortuna di saperlo. Sì. In questa immensa confusione una sola cosa è chiara. Noi aspettiamo che venga Godot. Tra un istante tutto svanirà e saremo di nuovo soli nel cuore delle solitudini. » S. Beckett, Aspettando Godot




« L'ozio comincia là dove il lavoro cessa completamente. Il tempo dell'ozio è un altro tempo. L'imperativo neoliberista della prestazione trasforma il tempo in tempo di lavoro, totalizza il tempo di lavoro. La pausa ne è solo una fase. Oggi non abbiamo tempo all'infuori di quello lavorativo. Ce lo portiamo dietro, così, non solo in vacanza, ma anche nel sonno. Per questo dormiamo agitati: i soggetti di prestazione spossati si addormentano come si addormenta una gamba. Poiché serve alla rigenerazione della forza lavoro, anche il riposo non è nient'altro che una modalità del lavoro: il rilassarsi non è l'Altro dal lavoro, ma il suo prodotto. »

B.-C. Han, La società della stanchezza




« Abbiamo capito che la terra è rotonda (due millenni fa); abbiamo capito che si muove (mezzo millennio fa). A prima vista sono idee assurde. La terra appare piatta e immobile. Per digerire simil idee, la difficoltà non è stata l'idea nuova: è stata liberarsi da una vecchia credenza che sembrava ovvia; metterla in dubbio sembrava inconcepibile. Siamo sempre convinti che le nostre intuizioni naturali siano giuste: è questo che ci impedisce di imparare. La difficoltà quindi non è imparare, è disimparare. » C. Rovelli, Buchi bianchi




« La meccanica quantistica rivela […] un’essenziale interconnessione dell’universo e ci fa capire che non possiamo scomporre il mondo in unità elementari con esistenza indipendente. Quando studiamo la materia in profondità, scopriamo che essa è composta da particelle, ma queste non sono i “mattoni fondamentali” nel senso di Democrito e di Newton. Sono soltanto idealizzazioni, utili da un punto di vista pratico, ma prive di significato fondamentale. » F. Capra, Il tao della fisica




« Malvagio è quell’amante che è volgare e che ama il corpo più dell’anima. E in effetti non è neppure costante, dal momento che è amante di una cosa che non è costante. Infatti, con lo sfiorire della bellezza del corpo di cui è innamorato, se ne vola via, violando tutti i suoi discorsi e le sue promesse. Invece, chi è amante di un carattere che sia buono, resta innamorato per tutta la vita, perché si è unito ad una cosa che rimane costante. » Platone, Simposio




« I perdenti, come gli autodidatti, hanno sempre conoscenze più vaste dei vincenti, se vuoi vincere devi sapere una cosa sola e non perdere tempo a saperle tutte, il piacere dell’erudizione è riservato ai perdenti. Più cose uno sa, più le cose non gli sono andate per il verso giusto. » U. Eco, Numero zero




« Io non ho mai sentito di vivere quanto amando. » G. Leopardi, Zibaldone

 





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