Nel mese di settembre decido di partire per un’esperienza all’estero nella scuola internazionale di Leuven, nelle bellissime Fiandre belghe, nella quale ho l’opportunità di organizzare workshops di filosofia per i bambini. La scuola in cui mi trovo segue un curriculum differente dalle scuole tradizionali, l’IPC, l’International Primary Curriculum che ha come obiettivo principale quello di far sviluppare ai bambini delle abilità specifiche, come il pensiero critico e la creatività attraverso un processo di apprendimento più consapevole. In questo senso la filosofia si offre come tassello importante per una didattica più all’avanguardia. (https://fieldworkeducation.com/curriculums/primary-years). 




Con la pandemia e le relative chiusure, dopo interi mesi passati in casa o fortemente limitate, molte persone hanno potuto riscoprire l’outdoor, lo stare all’aria aperta, il fuggire dalle grandi città, per stabilirsi in campagna o nelle terre alte. Se da una parte questo fenomeno lo si può interpretare come un volersi allontanare da tutte quelle attività a stretto contatto umano, che possono implicare contagi, dall’altra sempre più persone trovano l’ambiente cittadino una forma di vita alienante e quindi cercano di recuperare il contatto con la natura. Nietzsche aveva intuito prima di tutti questa forma di alienazione, preferendo la solitudine della montagna al mercato della città. 

 

 

 



di Sofia Gallinaro


Quotidianamente sentiamo descrivere persone come sociopatiche o psicopatiche, ma quali sono davvero i significati di queste parole?




Buona parte della filosofia si è concentrata storicamente sulla questione dell'Essere, ovvero sull'ontologia. Si mostrerà l'aporeticità di questa definizione e qualche sua possibile soluzione.



di Giulia Bertoncello


La competizione incitata dal sistema capitalista crea molti sprechi, abusi e violenze; che cosa possiamo fare?




Che significa trasferirsi in un altro paese per amore e, dopo non molto tempo, fare i conti con un cancro diagnosticato al compagno? Ti amo prova a rispondere a questa domanda, mettendo a nudo i pensieri e le emozioni di una donna che ha dovuto affrontare questo dramma.



di Fausto Trapletti


Ciò che di primo acchito par importante cercar di capire, e che si cercherà qui di capire, è se sia possibile prescindere completamente dalla metafisica, o, viceversa, se essa sia in qualche modo connaturale all’essere umano e ai suoi sforzi conoscitivi. 




La fiaba, come da nota interpretazione psicanalitica, “comunica” a due livelli: alla coscienza, secondo un messaggio distinto, che il bambino possa rielaborare, e all’inconscio, secondo una terminologia simbolico-emozionale che non capisce, ma che “sente” come sua, come indispensabile alla sua personalità.



di Lucia Gangale


È il pensatore della ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale. Habermas ha dedicato la sua vita alla difesa della democrazia.. Le sue riflessioni ci aiutano oggi a chiarificare il convulso momento storico che stiamo vivendo, fatto di lacerazioni, divisioni ed emozioni negative all’interno del tessuto sociale, alimentate ad arte dalla politica e dai media.

 




Il tribunale – la burocrazia – si rivela un potente strumento totalitario, che, pervadendo la vita dei cittadini, li obbliga lentamente ad omologarsi ad esso, ad entrare nei suoi meccanismi, plasmando le loro menti a sua immagine. 




Ritchie tenta di superare la separazione astratta tra individuo e Stato, cerca di demolire il fondamento della società attuale. La proposta di Ritchie è ancora interessante perché attacca la nostra concezione di Stato, fa quello che la filosofia deve fare se vuole essere degna di questo nome: mettere in discussione quello che è dato per presupposto. 




Il detective Ralph Anderson si trova di fronte a un omicidio efferato la cui soluzione, a prima vista, sembrerebbe a portata di mano. In realtà, più si avvicinerà alla verità dei fatti, più sarà costretto a mettere in crisi la sua classica concezione della realtà.



di Afaf Ezzamouri


Nel presente lavoro si è scelto di approfondire alcuni snodi concettuali della riflessione filosofico-teologica di Simone Weil, il cui pensiero è uno tra i più significativi nel panorama femminile contemporaneo. Si è inoltre tentato di sviluppare alcune considerazioni in merito al potere insito nella sua modalità di scrittura – in relazione ad autori di epoca moderno-contemporanea, quali Jean-Paul Sartre e Julian Nida-Rümelin.



 di Ludovico Cantisani


Tra filosofia e antropologia, negli ultimi sessant’anni sono stati tre gli autori che con rimpianto e con preoccupazione hanno registrato prima una crisi, poi una fine, poi una vera e propria scomparsa dei riti: Ernesto de Martino, René Girard e il filosofo contemporaneo Byung-chul Han.





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