Per le nuove generazioni ogni comprensione critica del presente è impossibile senza la rilettura delle pagine di grandi pensatrici.




Qualsiasi cosa possa collegare le coscienze sensibili sembra essere totalmente cancellato, oggi, da un mero calcolo utilitaristico, da una ragione computazionale che non include ma ingloba.




Il giovane e maldestro adolescente, al di là della sua situazione fragile e precaria, si trova davanti a sé la possibilità di cambiare il mondo: aiutato da quei piccoli segreti che è riuscito a scorgere nel rapporto con alcune persone, ha la possibilità di dar vita a qualcosa di diverso. La sola idea di poter decidere che forma dare alla propria vita adulta lo esalta o lo tiene vivo




Contrariamente a quanto si dice la società contemporanea non sembra affatto essere legata ai beni materiali, per questo sarebbe necessario ricominciare a dare ad ognuno di essi l’importanza che merita. 




La vendetta è un'azione volta a ristabilire un'equità rubata: ma com'è possibile amare e nello stesso tempo desiderare la morte, la sofferenza, il dolore di qualcuno? Com'è possibile che la sofferenza altrui possa diventare il nostro sostegno, il supporto che ci permette di continuare a "vivere"?



di Tommaso Bertollo


Troppe volte preferiamo volgere lo sguardo altrove di fronte alla sofferenza, cerchiamo di non farci toccare da ciò che ci rende tristi, abbandonandoci ai più disparati piaceri. Ma questo non migliora nulla: ignoriamo senza correggere, senza lottare, finendo così per approvare e legittimare.




Si ha ragione quando si sa di averla, e cioè quando si sanno le proprie ragioni, perché è appunto sapendole che si può mostrare l'insostenibilità delle affermazioni contrarie.




Tenteremo di esporre i punti salienti di quella che potremmo definire la prima dimostrazione dell’esistenza di Dio, ridefinita poi da Kant “ontologica”. Nel suo Proslogion, opera databile 1077-1078, Anselmo D’Aosta, Vescovo di Canterbury, delinea in maniera particolarmente acuta una prova a priori dell’esistenza di Dio che farà scuola per i suoi contemporanei e gli anni a venire.



di Anna Favero


Il fenomeno dei bitcoin costituisce un argomento controverso: molti li lodano considerandoli “il futuro”, altrettanti ci puntano il dito contro, definendoli illegali. Tuttavia esso rappresenta un esempio fondamentale di ricerca di libertà e di conseguenze ad essa correlate.




Se il nostro tempo è ancora scandito da termini come vantaggio, redditività, desiderio di prevalere, quale funzione può essere riservata alla bellezza? Una riflessione come quella sviluppata da Moritz nella seconda metà del 1700 ha ancora un senso? Se il lascito dello scrittore tedesco corrisponde a un uomo che impara a considerarsi anche come scopo di un intero, è a dir poco opportuno rimettere in gioco il significato del bello. 




Non è pensabile di risolvere le contraddizioni di una persona o di una società con un semplice discorso proferito una volta di fronte a chi è nell’errore. Cambiare il mondo richiede faticare molto di più, in primis un lavoro politico.




Perché esiste il male? L’eco di tale domanda risuona ancora più forte se accanto alla parola male si pone la parola Dio.




Siamo giunti alla fine della grande spinta razionale generata dall’illuminismo o, come affermano Max Horkheimer e  Theodor W. Adorno, lo stesso Illuminismo non c’è mai stato?




Una sperduta e anonima città affoga nell’oscurità di un male che sprofonda l’umanità dell’umano nell’assurdità del reale. L’affresco dell’uomo contemporaneo che, privato della sua abilità di vedere, non è più in grado di riconoscere se stesso o l’altro da sé: "Cecità" di Josè Saramago. 




Le schematizzazioni sono un’esigenza pratica imprescindibile per la vita pratica di ogni giorno. Ma cosa succede quando vengono applicate anche alle persone?




Vediamo realizzato in un telefilm un intero ambito filosofico: la causalità, ovvero il rapporto tra una causa ed effetto, concezione che presuppone la capacità di un evento (causa) di produrne uno ulteriore (effetto). È quello che facciamo noi quando nel telefilm dobbiamo scegliere e quando nella vita prendiamo decisioni che portano a determinati eventi.




Attraverso un “esercizio di pensiero” mostriamo come sia pervasiva e naturale la presenza dell’alterità sia negli spazi pubblici del mondo sia nei nostri luoghi più privati.




Il panorama filosofico odierno spesso si divide tra accaniti "heideggeriani" e affrettati critici del filosofo di Meßkirch. Heidegger ha ancora oggi molto da dirci, ma tocca a noi recepire il messaggio con la stessa attenzione critica-filosofica a cui lui ha sempre richiamato.




Una delle contraddizioni, ormai nemmeno più tematizzata, che sta alla base dell'attuale ordinamento mondiale consiste nell'affermare da un lato la meritocrazia, dall'altro la proprietà privata così come concepita dal capitalismo. 



di Sandy Pettenuzzo


Il moto di un corpo celeste intorno al suo centro di rivoluzione è detto periodo o durata di rivoluzione. In migliaia di anni di storia anche all’uomo è piaciuto travestirsi da corpo celeste e rivoluzionare attorno al centro delle sue idee. La rivoluzione compiuta dall’uomo, però, ha un moto che muta rispetto al centro su cui costruisce tutto attorno; quindi non gli riesce così bene una rivoluzione costante come quella dei corpi celesti, che vorrebbe imitare. Spesso, il centro attorno al quale vuole compiere la sua rivoluzione non è ben coordinato con gli altri corpi o non è mosso dai giusti presupposti. 





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